Comunicato Stampa Garante Nazionale, 23 Ottobre 2020

Garante Nazionale dei Diritti delle Persone private della libertà personale

L’Italia presente per la prima volta nel Sottocomitato Onu per la prevenzione della tortura

Roma, 23 ottobre 2020 – Finalmente il Sottocomitato per la prevenzione della tortura (Spt), organo delle Nazioni Unite per la vigilanza e il monitoraggio di tutti i luoghi di privazione della libertà, ha un componente italiano.
Nella seduta di ieri, 22 ottobre, i rappresentanti diplomatici dei 91 Paesi che aderiscono al Protocollo opzionale alla Convenzione Onu contro la tortura hanno eletto Massimiliano Bagaglini come componente del Spt per un mandato di quattro anni a partire dal 1° gennaio 2021.
Massimiliano Bagaglini è il responsabile dell’Unità Migranti e privazione della libertà del Garante nazionale dei diritti delle persone private della libertà e ricopre questo incarico sin dall’avvio, nel febbraio 2016, delle attività del Garante nazionale.
Per questo la sua elezione rappresenta non solo un riconoscimento alla persona e all’Autorità di garanzia che lo vede attivo componente, ma anche alla drammaticità del tema che egli rappresenterà in seno al Sottocomitato sulla base dell’esperienza che con continuità l’Unità migranti e privazione della libertà conduce.
Il Garante nazionale è grato al Ministero degli Affari esteri e della cooperazione, all’Ufficio Nazioni Unite e alla Rappresentanza italiana a Ginevra, per l’impegno profuso affinché la candidatura di Bagaglini potesse andare in porto.

Assemblea LiberaMente 20/09/2020

Giorno 20 Settembre 2020, nella splendida cornice dell’agriturismo “Chianu e Piru” di Dipignano (CS), si è tenuta l’assemblea dell’associazione LiberaMente.

L’assemblea, che ha ospitato i rappresentanti di AIMePe – Associazione Italiana Mediatori Penali, ha rappresentato un momento di confronto, dove sono emerse nuove idee e opportunità di collaborazione. È stato approvato il nuovo statuto, che fa entrare l’associazione a pieno titolo nell’ambito della riforma del Terzo Settore con la nuova denominazione “LiberaMente-OdV”. Inoltre si è provveduto al rinnovo delle cariche. Pertanto siamo lieti di annunciare i nuovi membri del direttivo:

Francesco Cosentini – Presidente

Giada de Bonis – Vicepresidente 

Eleonora Greco – Segretaria

Caterina Luci – Consigliera

Italo Caruso – Consigliere

Durante l’assemblea il direttivo ha cooptato per coadiuvare, come previsto dallo statuto, Giusi Ielitro, socio fondatore dell’associazione LiberaMente, e Cristina Ciambrone, presidente nazionale AIMePe.

L’emergenza Covid-19, in questi mesi, ci ha tenuto, e continua a tenerci, lontani dal carcere. Nonostante ciò, i volontari continuano a lavorare anche da fuori, riflettendo su nuovi percorsi di formazione per riprendere le attività e riportare in carcere la funzione rieducativa della pena. 

Convocazione Assemblea Soci

L’assemblea ordinaria dei soci di LiberaMente è convocata in prima convocazione per sabato 19 settembre 2020 alle ore 17:00 ed in seconda convocazione il giorno 20 settembre 2020 alle ore 10:00.
La riunione si terrà presso l’agriturismo “ Chianu e Piru” Comune di Dipignano con il seguente ordine del giorno:
1) Comunicazioni e relazione del Presidente
2) Interventi ospiti
3) Approvazione rendiconto 2019
4) Approvazione preventivo 2020
5) Approvazione modifiche statuto in applicazione al Codice del Terzo Settore
6) Determinazione numero componenti Direttivo
7) Determinazione quota associativa 2021
8) Elezione Presidente
9) Elezione componenti direttivo
10) Varie ed eventuali

Per coloro i quali per motivi inderogabili non possono partecipare, si allega il
modello di delega, compilata in ogni sua parte, da inviare al seguente indirizzo info@liberamentecs.org

Ai fini della prenotazione, comunicare la presenza entro il 15 settembre

XVI Rapporto Antigone – Il carcere al tempo del Coronavirus

Fonte: www.antigone.it

A gennaio 2020 l’indice del XVI Rapporto sulle condizioni di detenzione era già pronto. Avevamo a disposizione la più grande massa di dati e informazioni mai raccolta dall’Osservatorio di Antigone nella sua storia ventennale: nel 2019 i nostri Osservatori hanno visitato 98 istituti penitenziari, in ogni angolo del Paese. […] La fotografia complessiva era quella di un carcere in cui il sovraffollamento stava rapidamente tornando ai livelli del 2013, quando l’Italia fu condannata dalla Corte Europea dei Diritti dell’Uomo, di un carcere “malato” con un detenuto su quattro in terapia psichiatrica e “anziano” con un quarto dei detenuti sopra i 50 anni. 

Poi, improvviso e spaventoso, in Italia si è diffuso il contagio da Covid-19. La pandemia non ha risparmiato gli istituti penitenziari. […] Abbiamo subito capito che il XVI Rapporto andava rivoluzionato e avrebbe dovuto raccontare “Il carcere al tempo del coronavirus”. […] Il XVI Rapporto è diviso idealmente in tre parti, prima, durante e dopo la pandemia. Il minimo comune denominatore di tutti i contributi è che i diritti e le garanzie del sistema penale e penitenziario non possano essere cancellati o sospesi a data da destinarsi. Anzi, devono essere ciò che guida un sistema complesso anche durante l’emergenza sanitaria.  Il Rapporto è a libero accesso di chiunque voglia leggerlo, criticarlo, studiarlo, citarlo.

Leggi qui il XVI rapporto di Antigone: https://www.antigone.it/news/antigone-news/3301-xvirapporto

Esecuzione penale esterna: inserimento lavorativo nel Meridione

Riportiamo l’articolo del Dipartimento per la Giustizia Minorile e di Comunità.

E’ stato siglato al Dipartimento Giustizia Minorile e di Comunità del ministero della Giustizia il contratto per l’avvio del Pon legalità FESR/FSE 2014-2020Innovazione Sociale dei Servizi per il reinserimento delle persone in uscita dai circuiti penali”. La firma è stata apposta dal Direttore Generale per l’esecuzione penale esterna e di messa alla prova, Lucia Castellano e dall’Amministratore Unico dell’E.I.T.D. s.c.a.r.l, Paolo Lanzilli.

Il progetto intende costituire e rafforzare le reti territoriali dei servizi di inclusione sociale, con riferimento a particolari categorie di soggetti a rischio di devianza ossia persone, in carico agli Uffici di Esecuzione penale esterna, in fase di uscita o usciti dai circuiti penali nelle regioni Basilicata, Calabria, Campania, Puglia e Sicilia.

L’iniziativa progettuale intende favorire la costituzione e il rafforzamento della rete degli enti che a livello locale contribuiscono alla realizzazione dei percorsi di inclusione sociale. Il progetto intende favorire formule di accoglienza, mettere in risalto le competenze per orientare le scelte adottate dai destinatari del progetto. Previsto l’inserimento di duecento persone in tirocini di orientamento e inserimento lavorativo, propedeutici alla stabilizzazione occupazionale.

Donaci il tuo 5xmille

L’associazione LiberaMente OdV avvia percorsi di reinserimento sociale, risocializzazione e rieducazione all’interno della Casa Circondariale “Sergio Cosmai” di Cosenza.

  • Liberi di Leggere, messa in funzione della biblioteca, reading e incontri con gli autori in carcere, corsi di scrittura creativa, pubblicazione del libro “Controluce”
  • In nome del padre, papà in carcere e papà provenienti dal mondo esterno si raccontano
  • Progetto SEAC, formazione dei volontari sulle misure di comunità
  • Liberare le storie, laboratori di scrittura e racconti, un ponte tra il sistema penitenziario e la società
  • Mascherine e sicurezza, produzione e distribuzione di mascherine per i detenuti nelle carceri calabresi

Questi sono solo alcuni dei progetti che l’associazione ha realizzato negli ultimi tre anni con la collaborazione di altre associazioni.

Il prossimo progetto prevede la ristrutturazione dell’area colloqui e dell’area verde per permettere ai bambini di vivere in maniera diversa, lontani da sbarre e vetri divisori, le poche ore di contatto con i papà all’interno del carcere di Cosenza.

Per farlo partire, abbiamo bisogno di tutti Voi. Vi chiediamo di condividere il più possibile e di supportarci.

#sottoscriviiltuo5xmille!

Comunicato Stampa Garante Nazionale, 26 Aprile 2020

Garante Nazionale dei diritti delle persone detenute o private della libertà personale

Roma, 26 aprile 2020 – Notizie false e gonfiate, con dati disomogenei sommati tra loro in maniera da rappresentare una situazione di allarme sulla diffusione del Covid-19 negli Istituti penitenziari che allo stato non c’è.
Il Garante nazionale smentisce i dati pubblicati oggi da un quotidiano nazionale secondo cui in alcune carceri ci sarebbero centinaia di persone detenute positive, intere ali di alcuni Istituti isolate e oltre 500 operatori della Polizia penitenziaria contagiati dal virus. I dati riportati, alcuni aggiornati a 20 giorni fa, mescolano le persone riscontrate positive al virus a coloro che sono in isolamento precauzionale: due situazioni ben differenti tra loro.
Il Garante nazionale condanna ogni tentativo di creare allarme, strillando numeri e dati senza fondamento, alimentando paura e preoccupazione tra chi vive e chi lavora in carcere e anche tra i familiari delle persone ristrette. Il dolore delle famiglie lontane e il timore per le informazioni fatte circolare che si sono riversate sul Garante nazionale ci spingono a fare nuovamente chiarezza, diffondendo i numeri reali, aggiornati e verificati della diffusione del Covid-19 negli Istituti penitenziari.
Questa la situazione aggiornata a oggi tra le 53.658 persone ristrette (e non 62.000 come riportato): le situazioni di positività che attualmente riguardano le persone detenute sono 138 su tutto il territorio nazionale, 13 delle quali sono ricoverate in ospedale. La loro diffusione non è geograficamente omogenea, ma si concentra in alcune regioni – che coincidono con quelle in cui è maggiormente estesa la pandemia, come il Piemonte, il Veneto e la Lombardia – e in alcuni specifici Istituti, come quelli di Torino e di Verona, in cui nelle settimane scorse si sono evidenziati alcuni focolai specifici. Tuttavia, da alcuni giorni i loro valori si sono stabilizzati. Sono, invece, dieci le regioni in cui non si registra alcun caso di positività (Abruzzo, Basilicata, Calabria, Lazio, Liguria, Marche, Molise, Puglia, Sardegna, Sicilia), oltre che nella Provincia autonoma di Bolzano.
Tra il personale penitenziario, i casi di positività si attestano attorno ai 230 nei 190 Istituti. Un numero alto, ma anch’esso stabilizzato da qualche tempo.
Naturalmente, ciò non deve far abbassare il livello di guardia. Al contrario, va mantenuta alta l’attenzione per tutelare tutti: chi vive in carcere, chi vi lavora, e la comunità esterna a cui le persone detenute torneranno una volta scontata la loro pena.
Il Garante nazionale prosegue nel suo compito di monitoraggio costante delle condizioni di tutela della salute in carcere e di rispetto dei diritti di tutti, in collaborazione con l’Amministrazione penitenziaria, con la rete del Garanti territoriali e con le realtà del Terzo settore. Testimonianza del suo impegno di aggiornamento su tale situazione, in un’ottica di trasparenza, è il bollettino pubblicato ogni martedì e venerdì. Il Garante nazionale continua anche le sue visite ai luoghi di privazione della libertà, tanto più necessarie oggi, in una fase in cui tali luoghi sono maggiormente isolati.

LiberaMente

L’Associazione di volontariato penitenziario LiberaMente è stata costituita nel giugno del 2004 e da allora opera con i suoi volontari nella Casa circondariale di Cosenza.
L’Associazione opera in coerenza con il percorso della Casa circondariale di Cosenza ed ha aperto un dialogo con le altre amministrazioni della regione. Inoltre collabora con altre associazioni della provincia e della regione che si occupano di assistenza all’interno del carcere e con quelle che si occupano di prevenzione e di sensibilizzazione sociale sulle tematiche penitenziarie.

Fa parte della CRVG (Conferenza Regionale Volontariato Giustizia) e del SEAC (Coordinamento Enti e Associazioni di Volontariato Penitenziario) ed ha promosso la costituzione del coordinamento regionale SEAC Calabria.