Programma di attività in carcere 2021

Di seguito le principali attività rivolte ai detenuti che l’Associazione intende realizzare nel corso del 2021 presso la Casa Circondariale “Sergio Cosmai” di Cosenza:
Cineforum: i detenuti assistono alla proiezione di un film (il cui titolo e trama viene precedentemente comunicato all’Amministrazione penitenziaria) nella sala teatro: alla stessa proiezione partecipano i volontari con l’intento di avviare una discussione sui temi trattati e di creare momenti di riflessione. Tendenzialmente il Cineforum viene realizzato con cadenza settimanale alternando la media e l’alta sicurezza.
Colloqui individuali: i detenuti possono avanzare all’amministrazione la richiesta di avere colloqui con i volontari dell’Associazione. Il giorno di presenza dei volontari sarà concordato con l’Amministrazione. I volontari nuovi, per questo servizio, saranno affiancati dai volontari con esperienza già maturata in questo campo.
Corso di informatica di base: l’Associazione avvalendosi delle competenze dei suoi volontari e collaboratori, intende tenere corsi di informatica di base destinati ai detenuti alta e media sicurezza;
Progetto Teatro in Carcere: l’Associazione intende continuare a promuovere tale progetto e riattivarlo nel corso dell’anno all’alta sicurezza. Inoltre intende attivare la collaborazione con altre associazioni che si occupano di teatro amatoriale per offrire lavori teatrali presso l’istituto.
Servizio Biblioteca: essendo concluso il progetto “Liberi di Leggere”, che ha permesso di rinnovare la biblioteca, di aggiungere nuovi volumi e di avere un software di catalogazione e gestione, l’associazione intende portare avanti il servizio di prestito libri e se possibile incentivare alla lettura attraverso momenti di lettura comune ed altre iniziative da concordare con codesta Direzione e l’area educativa.
Corso di Scrittura Creativa: l’Associazione, vista la riuscita del corso a suo tempo realizzato nell’ambito del progetto “Liberi di Leggere”, e il progetto dal titolo “Liberare le Storie”, in partneriato con l’Azione Cattolica della Diocesi di Cosenza, che è risultato primo classificato al Bando indetto dal Movimento Lavoratori di Azione Cattolica Italiana, intende continuare con il percorso di scrittura creativa. La realizzazione sarà curata della giornalista Rosalba Baldino
Progetto “La Scrittura autobiografica per se stessi e per gli altri”: l’Associazione, dopo aver realizzato il progetto “In nome del padre”, realizzato in collaborazione con l’associazione “Verso Itaca Onlus” di Piacenza, intende proporre, sempre in collaborazione con la predetta associazione, un nuovo progetto con l’obiettivo di promuovere la pratica autobiografica come strumento di conoscenza di sé e di incontro con gli altri.
Corso di inglese: l’Associazione intende affidare tale progetto ad una docente di Lingue, che si è resa disponibile a realizzarlo.
Attività di sostegno ai detenuti studenti: i volontari affiancano i detenuti che intendono iscriversi all’università, e li seguono durante il percorso di studi;

L’Associazione, inoltre, intende partecipare ai bandi di prossima pubblicazione da parte della Chiesa Valdesi.

I progetti in merito sono i seguenti:

“ Fughe di luce”, con lo scopo di una maggiore socializzazione, apprendimento, reinserimento per i detenuti tramite un percorso formativo sperimentale di fotografia che darà un’immagine dall’interno della vita del carcere e che si concluderà in una mostra fotografica con i lavori degli stessi detenuti. Apprendimento tecniche fotografiche, studi e analisi sull’archivio fotografico della Chiesa Valdese, sbocco professionale
all’esterno del carcere.

Riattivazione delle serre: in collaborazione con la cooperativa Sociale “ Progetto Germano”, il progetto mira a realizzare un percorso di inclusione e re-integro nella società attraverso la qualificazione professionale all’interno del carcere, propedeutica al ritorno in libertà. In particolare, si vuole favorire l’inserimento lavorativo di detenuti appositamente formati sia all’interno delle Serre presenti nell’istituto circondariale di Cosenza, sia in aziende sociali e agricole presenti sul territorio, in cerca di personale qualificato.

Tempi e modi saranno concordati con la Direzione e l’area educativa.

Tesi “Gli Enti del Terzo Settore e il bilancio sociale. L’esperienza dell’associazione LiberaMente”

Pubblichiamo la tesi magistrale dal titolo “Gli Enti del Terzo Settore e il bilancio sociale. L’esperienza dell’associazione LiberaMente”, realizzata dalla nostra volontaria, nonché neo dottoressa in Scienze delle Pubbliche Amministrazioni, Anna Francesca Granata.

Di seguito, un piccolo estratto introduttivo:

“L’associazione di Volontariato Penitenziario LiberaMente, opera insieme ai sui volontari nelle mura carcerarie, al fine di migliorare le condizioni dei detenuti e favorire il loro reinserimento nella società. Essa con la nuova denominazione “LiberaMente-Odv” rientra a pieno titolo nell’ambito della Riforma del Terzo Settore.
Secondo la normativa vigente, la medesima Associazione non è tenuta a redigere il Bilancio sociale, in quanto non supera un 1.000.000 euro con ricavi, rendite o proventi ma adopera tale strumento al fine di rendere visibili i risultati raggiunti nel corso del tempo.
Diverse sono state le attività e i progetti realizzati, che hanno coinvolto attivamente i detenuti in coerenza con il percorso trattamentale della Casa circondariale di Cosenza. Alle diverse attività e progetti realizzati, hanno partecipato attivamente i detenuti, i quali mossi dall’ interesse di conoscenza e apprendimento, hanno deciso di iniziare percorsi scolastici.
La redazione del Bilancio Sociale ha permesso di comprendere la grande realtà del Volontariato penitenziario, realtà poco conosciuta all’esterno, ma che nel corso degli anni si sta evolvendo, inoltre ha permesso di misurare l’impatto sociale generato quindi come le attività e i progetti realizzati hanno prodotto cambiamento sia all’interno che all’esterno della medesima associazione.”

Qui la tesi completa:

Comunicato Stampa Garante Nazionale, 23 Ottobre 2020

Garante Nazionale dei Diritti delle Persone private della libertà personale

L’Italia presente per la prima volta nel Sottocomitato Onu per la prevenzione della tortura

Roma, 23 ottobre 2020 – Finalmente il Sottocomitato per la prevenzione della tortura (Spt), organo delle Nazioni Unite per la vigilanza e il monitoraggio di tutti i luoghi di privazione della libertà, ha un componente italiano.
Nella seduta di ieri, 22 ottobre, i rappresentanti diplomatici dei 91 Paesi che aderiscono al Protocollo opzionale alla Convenzione Onu contro la tortura hanno eletto Massimiliano Bagaglini come componente del Spt per un mandato di quattro anni a partire dal 1° gennaio 2021.
Massimiliano Bagaglini è il responsabile dell’Unità Migranti e privazione della libertà del Garante nazionale dei diritti delle persone private della libertà e ricopre questo incarico sin dall’avvio, nel febbraio 2016, delle attività del Garante nazionale.
Per questo la sua elezione rappresenta non solo un riconoscimento alla persona e all’Autorità di garanzia che lo vede attivo componente, ma anche alla drammaticità del tema che egli rappresenterà in seno al Sottocomitato sulla base dell’esperienza che con continuità l’Unità migranti e privazione della libertà conduce.
Il Garante nazionale è grato al Ministero degli Affari esteri e della cooperazione, all’Ufficio Nazioni Unite e alla Rappresentanza italiana a Ginevra, per l’impegno profuso affinché la candidatura di Bagaglini potesse andare in porto.

Assemblea LiberaMente 20/09/2020

Giorno 20 Settembre 2020, nella splendida cornice dell’agriturismo “Chianu e Piru” di Dipignano (CS), si è tenuta l’assemblea dell’associazione LiberaMente.

L’assemblea, che ha ospitato i rappresentanti di AIMePe – Associazione Italiana Mediatori Penali, ha rappresentato un momento di confronto, dove sono emerse nuove idee e opportunità di collaborazione. È stato approvato il nuovo statuto, che fa entrare l’associazione a pieno titolo nell’ambito della riforma del Terzo Settore con la nuova denominazione “LiberaMente-OdV”. Inoltre si è provveduto al rinnovo delle cariche. Pertanto siamo lieti di annunciare i nuovi membri del direttivo:

Francesco Cosentini – Presidente

Giada de Bonis – Vicepresidente 

Eleonora Greco – Segretaria

Caterina Luci – Consigliera

Italo Caruso – Consigliere

Durante l’assemblea il direttivo ha cooptato per coadiuvare, come previsto dallo statuto, Giusi Ielitro, socio fondatore dell’associazione LiberaMente, e Cristina Ciambrone, presidente nazionale AIMePe.

L’emergenza Covid-19, in questi mesi, ci ha tenuto, e continua a tenerci, lontani dal carcere. Nonostante ciò, i volontari continuano a lavorare anche da fuori, riflettendo su nuovi percorsi di formazione per riprendere le attività e riportare in carcere la funzione rieducativa della pena. 

Convocazione Assemblea Soci

L’assemblea ordinaria dei soci di LiberaMente è convocata in prima convocazione per sabato 19 settembre 2020 alle ore 17:00 ed in seconda convocazione il giorno 20 settembre 2020 alle ore 10:00.
La riunione si terrà presso l’agriturismo “ Chianu e Piru” Comune di Dipignano con il seguente ordine del giorno:
1) Comunicazioni e relazione del Presidente
2) Interventi ospiti
3) Approvazione rendiconto 2019
4) Approvazione preventivo 2020
5) Approvazione modifiche statuto in applicazione al Codice del Terzo Settore
6) Determinazione numero componenti Direttivo
7) Determinazione quota associativa 2021
8) Elezione Presidente
9) Elezione componenti direttivo
10) Varie ed eventuali

Per coloro i quali per motivi inderogabili non possono partecipare, si allega il
modello di delega, compilata in ogni sua parte, da inviare al seguente indirizzo info@liberamentecs.org

Ai fini della prenotazione, comunicare la presenza entro il 15 settembre

XVI Rapporto Antigone – Il carcere al tempo del Coronavirus

Fonte: www.antigone.it

A gennaio 2020 l’indice del XVI Rapporto sulle condizioni di detenzione era già pronto. Avevamo a disposizione la più grande massa di dati e informazioni mai raccolta dall’Osservatorio di Antigone nella sua storia ventennale: nel 2019 i nostri Osservatori hanno visitato 98 istituti penitenziari, in ogni angolo del Paese. […] La fotografia complessiva era quella di un carcere in cui il sovraffollamento stava rapidamente tornando ai livelli del 2013, quando l’Italia fu condannata dalla Corte Europea dei Diritti dell’Uomo, di un carcere “malato” con un detenuto su quattro in terapia psichiatrica e “anziano” con un quarto dei detenuti sopra i 50 anni. 

Poi, improvviso e spaventoso, in Italia si è diffuso il contagio da Covid-19. La pandemia non ha risparmiato gli istituti penitenziari. […] Abbiamo subito capito che il XVI Rapporto andava rivoluzionato e avrebbe dovuto raccontare “Il carcere al tempo del coronavirus”. […] Il XVI Rapporto è diviso idealmente in tre parti, prima, durante e dopo la pandemia. Il minimo comune denominatore di tutti i contributi è che i diritti e le garanzie del sistema penale e penitenziario non possano essere cancellati o sospesi a data da destinarsi. Anzi, devono essere ciò che guida un sistema complesso anche durante l’emergenza sanitaria.  Il Rapporto è a libero accesso di chiunque voglia leggerlo, criticarlo, studiarlo, citarlo.

Leggi qui il XVI rapporto di Antigone: https://www.antigone.it/news/antigone-news/3301-xvirapporto

Esecuzione penale esterna: inserimento lavorativo nel Meridione

Riportiamo l’articolo del Dipartimento per la Giustizia Minorile e di Comunità.

E’ stato siglato al Dipartimento Giustizia Minorile e di Comunità del ministero della Giustizia il contratto per l’avvio del Pon legalità FESR/FSE 2014-2020Innovazione Sociale dei Servizi per il reinserimento delle persone in uscita dai circuiti penali”. La firma è stata apposta dal Direttore Generale per l’esecuzione penale esterna e di messa alla prova, Lucia Castellano e dall’Amministratore Unico dell’E.I.T.D. s.c.a.r.l, Paolo Lanzilli.

Il progetto intende costituire e rafforzare le reti territoriali dei servizi di inclusione sociale, con riferimento a particolari categorie di soggetti a rischio di devianza ossia persone, in carico agli Uffici di Esecuzione penale esterna, in fase di uscita o usciti dai circuiti penali nelle regioni Basilicata, Calabria, Campania, Puglia e Sicilia.

L’iniziativa progettuale intende favorire la costituzione e il rafforzamento della rete degli enti che a livello locale contribuiscono alla realizzazione dei percorsi di inclusione sociale. Il progetto intende favorire formule di accoglienza, mettere in risalto le competenze per orientare le scelte adottate dai destinatari del progetto. Previsto l’inserimento di duecento persone in tirocini di orientamento e inserimento lavorativo, propedeutici alla stabilizzazione occupazionale.

Donaci il tuo 5xmille

L’associazione LiberaMente OdV avvia percorsi di reinserimento sociale, risocializzazione e rieducazione all’interno della Casa Circondariale “Sergio Cosmai” di Cosenza.

  • Liberi di Leggere, messa in funzione della biblioteca, reading e incontri con gli autori in carcere, corsi di scrittura creativa, pubblicazione del libro “Controluce”
  • In nome del padre, papà in carcere e papà provenienti dal mondo esterno si raccontano
  • Progetto SEAC, formazione dei volontari sulle misure di comunità
  • Liberare le storie, laboratori di scrittura e racconti, un ponte tra il sistema penitenziario e la società
  • Mascherine e sicurezza, produzione e distribuzione di mascherine per i detenuti nelle carceri calabresi

Questi sono solo alcuni dei progetti che l’associazione ha realizzato negli ultimi tre anni con la collaborazione di altre associazioni.

Il prossimo progetto prevede la ristrutturazione dell’area colloqui e dell’area verde per permettere ai bambini di vivere in maniera diversa, lontani da sbarre e vetri divisori, le poche ore di contatto con i papà all’interno del carcere di Cosenza.

Per farlo partire, abbiamo bisogno di tutti Voi. Vi chiediamo di condividere il più possibile e di supportarci.

#sottoscriviiltuo5xmille!

Comunicato Stampa Garante Nazionale, 26 Aprile 2020

Garante Nazionale dei diritti delle persone detenute o private della libertà personale

Roma, 26 aprile 2020 – Notizie false e gonfiate, con dati disomogenei sommati tra loro in maniera da rappresentare una situazione di allarme sulla diffusione del Covid-19 negli Istituti penitenziari che allo stato non c’è.
Il Garante nazionale smentisce i dati pubblicati oggi da un quotidiano nazionale secondo cui in alcune carceri ci sarebbero centinaia di persone detenute positive, intere ali di alcuni Istituti isolate e oltre 500 operatori della Polizia penitenziaria contagiati dal virus. I dati riportati, alcuni aggiornati a 20 giorni fa, mescolano le persone riscontrate positive al virus a coloro che sono in isolamento precauzionale: due situazioni ben differenti tra loro.
Il Garante nazionale condanna ogni tentativo di creare allarme, strillando numeri e dati senza fondamento, alimentando paura e preoccupazione tra chi vive e chi lavora in carcere e anche tra i familiari delle persone ristrette. Il dolore delle famiglie lontane e il timore per le informazioni fatte circolare che si sono riversate sul Garante nazionale ci spingono a fare nuovamente chiarezza, diffondendo i numeri reali, aggiornati e verificati della diffusione del Covid-19 negli Istituti penitenziari.
Questa la situazione aggiornata a oggi tra le 53.658 persone ristrette (e non 62.000 come riportato): le situazioni di positività che attualmente riguardano le persone detenute sono 138 su tutto il territorio nazionale, 13 delle quali sono ricoverate in ospedale. La loro diffusione non è geograficamente omogenea, ma si concentra in alcune regioni – che coincidono con quelle in cui è maggiormente estesa la pandemia, come il Piemonte, il Veneto e la Lombardia – e in alcuni specifici Istituti, come quelli di Torino e di Verona, in cui nelle settimane scorse si sono evidenziati alcuni focolai specifici. Tuttavia, da alcuni giorni i loro valori si sono stabilizzati. Sono, invece, dieci le regioni in cui non si registra alcun caso di positività (Abruzzo, Basilicata, Calabria, Lazio, Liguria, Marche, Molise, Puglia, Sardegna, Sicilia), oltre che nella Provincia autonoma di Bolzano.
Tra il personale penitenziario, i casi di positività si attestano attorno ai 230 nei 190 Istituti. Un numero alto, ma anch’esso stabilizzato da qualche tempo.
Naturalmente, ciò non deve far abbassare il livello di guardia. Al contrario, va mantenuta alta l’attenzione per tutelare tutti: chi vive in carcere, chi vi lavora, e la comunità esterna a cui le persone detenute torneranno una volta scontata la loro pena.
Il Garante nazionale prosegue nel suo compito di monitoraggio costante delle condizioni di tutela della salute in carcere e di rispetto dei diritti di tutti, in collaborazione con l’Amministrazione penitenziaria, con la rete del Garanti territoriali e con le realtà del Terzo settore. Testimonianza del suo impegno di aggiornamento su tale situazione, in un’ottica di trasparenza, è il bollettino pubblicato ogni martedì e venerdì. Il Garante nazionale continua anche le sue visite ai luoghi di privazione della libertà, tanto più necessarie oggi, in una fase in cui tali luoghi sono maggiormente isolati.